

Fran Ross
Oreo
Sur, 2020
Oreo è il classico biscotto americano a due colori: nero fuori, bianco dentro. Ma è anche il soprannome di Christine, l’eroina di questo romanzo, nata dall’improbabile (e presto naufragato) matrimonio tra una madre nera e un padre ebreo. È per ritrovare le tracce di quest’ultimo, sparito senza spiegazioni anni prima, che l’adolescente Christine lascia Philadelphia alla volta di New York. Seguendo una labile scia di indizi, affronterà prova dopo prova una metropoli popolata da personaggi grotteschi – nani e truffatori, ruffiani e fattucchiere – tenendo a bada ogni pericolo con le uniche armi che ha: il cervello affilato e la lingua svelta (senza disdegnare un tocco di arti marziali).
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Ta-Nehisi Coates
Tra me e il mondo
Codice, 2016
La lunga lettera che Ta-Nehisi Coates scrive al figlio Samori nel giorno del suo quindicesimo compleanno. Lo straordinario racconto di Coates della sua infanzia nella parte sbagliata di Baltimora, della paura delle strade e delle gang, della scuola, della violenza, della polizia. Vincere questa paura, la paura di perdere il proprio corpo, diventerà lo scopo della sua vita. Per la prima volta la ricostruzione della storia americana riparte da zero; e riparte proprio da Ground Zero – dove ben prima del crollo delle torri gemelle c’era la sede del mercato degli schiavi della città di New York – per arrivare alle continue uccisioni ingiustificate di neri da parte della polizia, una violenza che diventa in questo racconto la storia universale del razzismo.


Frank Westerman
El negro e io
Iperborea, 2008
Nel 1983 Frank Westerman, visitando un museo in un piccolo villaggio spagnolo, scopre in una bacheca di vetro un singolare pezzo d’esposizione: il corpo imbalsamato di un africano senza nome. “El Negro” per i locali: ma chi era quest’uomo? E chi ha impagliato il suo corpo, a quale scopo?
Vent’anni dopo Westerman intraprende un viaggio dai Pirenei a Parigi, dalla Sierra Leone al Sudafrica, tentando di restituire a El Negro un’identità, e lanciandosi in prima persona in una ricerca che interroga la sua stessa identità di europeo. Ricostruendo le sue vicende, dall’arrivo in nave come trofeo colonialista all’inizio del XIX secolo alla sua scomoda presenza durante le Olimpiadi del 1992 a Barcellona, El Negro rispecchia impietosamente lo sguardo dell’Europa sul resto del mondo: “il modo in cui l’abbiamo guardato e lo guardiamo tradisce il nostro pensiero su razza e identità”.

Colson Whitehead
I ragazzi della Nickel
Mondadori, 2019
“Suo padre era stato punito perché non aveva ceduto il passo a una signora bianca in Tennessee Avenue. Suo marito Monty era stato punito perché non era rimasto a guardare. Il padre di Elwood, Percy, si era messo troppe idee in testa mentre era nell’esercito, e al suo ritorno Tallahassee era diventata troppo piccola per contenerle tutte. E adesso Elwood. Harriet aveva comprato quel disco di Martin Luther King da un venditore davanti al Richmond per dieci centesimi, ed erano i dieci centesimi più maledetti che avesse mai speso. Quel disco era pieno di idee.”
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Colson Whitehead
La ferrovia sotterranea
Sur, 2017
“Con le operazioni chirurgiche descritte dal dottor Stevens, pensò Cora, i bianchi avevano cominciato davvero a rubare ai neri il futuro. Ti aprivano e te lo toglievano da dentro, ancora sgocciolante. Perché è questo che si fa, togliendo a qualcuno il figlio appena nato: gli si ruba il futuro. Lo si tortura il più possibile finché è su questa terra, e poi gli si leva la speranza che un giorno la sua gente vivrà giorni migliori.”


Chimamanda Ngozi Adichie
Americanah
Einaudi, 2014
“L’unica ragione per cui dici che la razza non è un problema è perché vorresti che non lo fosse. Tutti lo vorremmo, ma è falso. Vengo da un paese in cui la razza non è un problema; non mi sono mai pensata nera e lo sono diventata solo al mio arrivo in America.
… ma quando veniamo a simpatiche feste progressiste come questa, diciamo che la razza non è un problema perché è quello che ci si aspetta da noi, per far stare meglio i nostri simpatici amici progressisti. È la verità. Lo dico per esperienza.”

Toni Morrison
A casa
Frassinelli, 2012
Reduce della guerra di Corea, Frank si trova, a ventiquattro anni, sperduto e solo in una patria fredda e ostile. Dal fronte non ha riportato soltanto i segni fisici delle battaglie: a segnarlo sono traumi ben più profondi, e il dilagante razzismo lo rende ancora più vulnerabile. Finché, un giorno, riceve una richiesta d’aiuto dalla sorella: per lei, Frank è disposto a tornare nella lontana Georgia, l’odiata terra d’origine. Nella cittadina dove è cresciuto, dovrà affrontare i ricordi dell’infanzia e quelli della guerra, per ritrovare il coraggio di vivere che pensava di aver perso per sempre.
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Toni Morrison
Amatissima
Frassinelli, 1988
“I bianchi credevano che, qualunque fosse la loro educazione, sotto ogni pelle scura si nascondesse una giungla. Acque vorticose non navigabili, babbuini che si dondolavano gridando, serpenti addormentati, gengive rosse pronte a succhiare il loro sangue dolce di bianchi. In un certo senso, pensò, avevano ragione. Più la gente di colore si sforzava di convincerli di quanto fossero gentili, intelligenti e affettuosi, umani, più si usavano a pretesto per persuadere i bianchi di qualcosa che i negri credevano fosse fuori discussione, e più la giungla dentro si faceva fitta e intricata.”


Paul Betty
Lo schiavista
Fazi, 2016
“So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato, incurante delle regole del mercantilismo e delle prospettive di salario minimo. Non ho mai svaligiato una casa né rapinato un negozio di alcolici.”

Igiaba Scego
La linea del colore. Il grand tour di Lafanu Brown
Bompiani, 2020
La linea del colore è un romanzo storico, che ruota intorno alla figura di Lafanu Brown, «una strana negra che disegnava volti» nella Roma di fine Ottocento. L’eroina del romanzo è una pittrice figlia di un haitiano e di una chippewa, adottata e trasferita in seguito a vicende estreme e drammatiche dagli Stati Uniti all’Inghilterra e infine giunta in Italia, per un grand tour che si conclude in una Roma i cui momenti culminanti sono il 1870 (Porta Pia) e il 1887 (Dogali). Una creazione di fiction ispirata alla storia di due donne nere, realmente vissute in un mondo bianco: l’ostetrica abolizionista Sarah Parker Remond e la scultrice Edmonia Lewis.
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Igiaba Scego
La mia casa è dove sono
Rizzoli, 2010
Igiaba è nata Roma da famiglia somala fuggita dalla guerra. Suo padre è un Ex ministro degli esteri che a Roma veniva a “studiare la democrazia” negli anni 50. Igiaba conosce la sua terra solo attraverso i racconti dei familiari. Lei della sua infanzia ricorda l’impatto duro con i pregiudizi razziali nella terra che la ospita e l’ndigenza data dalla sua condizione. Ora è la voce ironica e intensa della seconda generazione di immigrati, sospesa tra il fascino delle radici e l’amore per la terra in cui è cresciuta.


Wu Ming 1
New thing
Einaudi, 2004
Ani ’60, le forme di ribellione che avevano agitato gli Stati Uniti nei decenni precedenti si sono spente, soffocate dal maccartismo o logorate dalle loro stesse contraddizioni. Ora sono i neri a sollevare la fiaccola di una ribellione che la sinistra bianca non è più in grado di reggere. Si va dalle istanze democratiche di Martin Luther King, al radicalismo di Malcolm X e di Stokely Carmichael, padre del Black Power; fino all’aperta rivolta antisistema del partito delle Pantere Nere. È in questo contesto che si svolge la vicenda del Figlio di Whiteman, un serial killer che a Brooklyn uccide neri legati al mondo jazz d’avanguardia. L’intera vicenda viene narrata da testimonianze delle persone presenti, flashback, articoli del giornale Brooklynite, patchwork di frasi tratte da una immaginaria intervista avvenuta ai giorni d’oggi, registrazioni dell’epoca.

Walter Mosley
Little Scarlet
Einaudi, 2008
Agosto, 1965, Los Angeles è scossa da rivolte razziali che causano devastazione e morte, soprattutto nel quartiere di Watts. Il detective Rawlins non vi ha partecipato, ma conosce il retaggio di razzismo che avvolge la metropoli. La polizia bianca, ha bisogno dei suoi servigi. Durante i tumulti è stata uccisa, probabilmente da un bianco, una giovane nera che tutti
chiamavano Little Scarlet per il colore dei suoi capelli. Il colpevole deve essere trovato prima che riscoppi la rivolta.–
Lynda Barry
Star bene mi uccide
Baldini Castoldi Dalai, 2007
Anni Sessanta, negli Stati Uniti dell’integrazione impossibile e del razzismo quotidiano due bambine vivono la loro infanzia fuori dal comune. Edna è bianca e abita con la sua migliore amica Bonna, nera, in un quartiere in cui le razze faticano a lasciare campo alle persone. Le due sono determinate a
resistere ai pregiudizi e alle pressioni che ricevono e a non accettare le regole scritte da altri, sono decise a crescere come se l’armonia e l’uguaglianza fossero facili da praticare tanto quanto lo sono da pensare.
Ralph Ellison
Il giorno della libertà
Einaudi, 2003
Anni Cinquanta, a Washington D.C. Il senatore Adam Sunraider, ferito da un nero, chiama al suo capezzale l’anziano reverendo Hickman, ex-suonatore di jazz, poi capo di una congrezione battista del Sud, ora chiamato “il trombone di Dio”. I due dialogano, in un flusso rievocativo che è la storia dell’intera America, a partire da quel 19 giugno 1865, il Juneteenth, nel quale in Texas ai neri giunse notizia dell’abolizione della schiavitù con due anni e mezzo di ritardo.

Kathryn Stockett
L’aiuto
Mondadori, 2010
Jackson, Mississippi, 1962. Un mondo pieno di controsensi in cui cameriere di colore allevano bambini bianchi, ma sono sospettate di rubare l’argenteria. C’è Aibileen, che alleva il suo diciassettesimo bambino bianco mentre cerca di riprendersi dalla tragica morte del proprio figlio; Minny, con un marito violento e una piccola tribù di figli, la cui cucina è piccante quasi come la sua lingua. E c’è la bianca Miss Eugenia “Skeeter” Phelan, tornata a vivere in famiglia dopo aver frequentato l’università, che sogna di diventare scrittrice. Ma per sua madre il fatto che si sia laureata conta ben poco e l’unica cosa che vuole per la figlia è un buon matrimonio.
Nonostante le barriere quasi insormontabili poste dal colore delle loro pelle e dalla classe sociale Skeeter, Aibileen e Minny diventano amiche a dispetto di tutto e di tutti. E loro voci raccontano una storia straordinaria.
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Tayari Jones
Un matrimonio americano
Neri Pozza, 2018
Celestial e Roy sono sposati da diciotto mesi. Sono neri di Atalanta, convinti di avere tutta la vita davanti, regni sconfinati di pagine bianche ancora da scrivere. Lei è un’artista venticinquenne, che inizia a riscuotere l’apprezzamento dei critici e del pubblico. Lui ha creduto nel sogno americano di mobilità sociale con un percorso ineccepibile, ma non è stato sufficiente a restare lontano dal pericolo di un sistema giudiziario diseguale. I due rappresentano l’idea di una generazione post razziale, poi il loro amore complicato piomba nell’incubo e nel retaggio di un’ingiustizia dalle radici antiche. Roy è accusato e poi condannato a dodici anni di reclusione per una violenza sessuale, che in realtà non ha mai commesso.


Marlon James
Le donne della notte
Frassinelli, 2016
Lilith nasce alla fine dell’Ottocento in Giamaica, all’interno di una piantagione di cotone, la Montpellier. La protagonista di questa storia ha due luminosi occhi verdi ma è comunque una schiava nera, e cresce cercando di sopravvivere ai soprusi e alle brutalità dei bianchi, fino a quando non conoscerà le «donne della notte», schiave che tramano in segreto e fomentano la ribellione. Ma Lilith è un personaggio complesso, irrisolto, è convinta che i suoi occhi verdi la rendano diversa, in parte bianca e dunque migliore rispetto alle altre schiave: «a volte vorrebbe che il grande Dio venisse a trascinare di nuovo via tutti fra le acque. La piantagione, la tenuta e la contea. Il paese e il mondo. Magari così tutti ricomincerebbero daccapo e gli schiavi sarebbero liberi e i liberi sarebbero schiavi»

J. M. Coetzee
Vergogna
Einaudi, 2000
«A suo avviso, per essere un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, ha risolto il problema del sesso piuttosto bene». È la prima frase di Vergogna, e chi la pronuncia, il professor David Lurie, quel problema non l’ha risolto affatto. Non a caso, una sera Lurie invita a casa sua una studentessa e la seduce. Costretto a lasciare la professione, Lurie si rifugia da sua figlia, in campagna. Qui potrebbe trovare la pace, e invece trova altra violenza – quella che tre sconosciuti esercitano sulla ragazza. Lurie vorrebbe denunciarli, ma sua figlia si oppone, sostenendo che il pericolo con cui i bianchi convivono è il prezzo da pagare per avere diritto alla terra. Dunque non c’è soluzione possibile, i problemi restano aperti. Solo la vergogna continua…
Vergogna mette in scena la trasformazione del Sud Africa post-apartheid – un mondo ancora irrisolto e indeterminato come i personaggi di Coetzee, come il loro destino.
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Zora Neale Hurston
Barracoon
66thand2nd, 2019
Nel 1927 Zora Neale Hurston si recò a Plateau, in Alabama, per intervistare Cudjo Lewis, un sopravvissuto della Clotilda, l’ultima nave negriera sbarcata in America. Cudjo era l’unico testimone ancora in vita della «tratta atlantica» degli schiavi africani. Nel 1931, determinata a conoscere meglio le peripezie della «sua gente», la Hurston tornò a Plateau per raccogliere la storia completa di Lewis che le raccontò le circostanze della sua cattura per mano dei guerrieri del Dahomey, la prigionia nel «barracoon», la traversata dell’oceano, il lavoro nei campi fino allo scoppio della Guerra Civile, e la fondazione di Africatown. Il manoscritto di Barracoon, a lungo inedito, è stato finalmente pubblicato nel 2018.


ZZ Packer
Bere caffè da un’altra parte
Isbn, 2006
Una giovane donna di chiesa, studentessa diligente, è seduta sul bancone di un five-and-dime di provincia. È da un po’ che ha ordinato il suo milkshake, ma pare che dovrà attendere. Doris è nera – come i ragazzi dei fatti di Greensboro – mentre il decennio appena iniziato ha un cartello con su scritto: whites only. Quali pensieri le passano per la testa? E quali opportunità si dischiuderanno per le future generazioni, a partire dalla forza che sarà in grado di dimostrare?. Al centro degli otto racconti che compongono le pagine del libro, ci sono quasi sempre donne e quasi sempre di colore. I protagonisti dei racconti firmati ZZ Packer si ribellano agli stereotipi, al bigottismo religioso e ai luoghi comuni a proposito di razza e genere.

Angie Thomas
The hate u give
Giunti, 2017
Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all’uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C’è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono e che se lo sia meritato. La polizia non ha alcun interesse a chiarire l’episodio, la protesta scende in strada e il quartiere si trasforma in teatro di guerriglia. Tutti vogliono sapere cos’è successo quella notte, ma l’unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà – o non dirà – può distruggere la sua comunità e mettere in pericolo la sua stessa vita.
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Francesco D’Adamo
OH, freedom!
Giunti, 2014
Tommy, 11 anni, è uno schiavo, insieme alla sua famiglia, in una piantagione di cotone, ma sogna di poter essere un giorno libero. Dopo aver conosciuto Peg Leg Joe, uno strano soggetto che lo introduce alla musica degli spirituals e agli ideali di libertà, fugge seguendo Peg Leg Joe e il suo banjo, lungo quella che viene chiamata la Underground Railroad.
Lungo la strada che porta alla libertà, tra pericoli e avventure, il piccolo Tommy imparerà a suonare il banjo e a cantare gli spirituals. Diventerà a sua volta una guida e dedicherà la vita a portare in salvo gli schiavi del Sud, lungo il percorso segreto della Underground Railroad.


Annelise Heurtier
L’età dei sogni
Gallucci, 2018
Settembre 1957, Grace e Molly hanno 15 anni e sono alla vigilia di un anno scolastico importante.
La prima è la reginetta della scuola, con una famiglia benestante alle spalle e gli amici che l’adorano; la seconda è tra i nove studenti neri ammessi per la prima volta nella storia degli Stati Uniti a frequentare un liceo di bianchi.
Entrambe hanno qualcosa da imparare l’una dall’altra: Grace dovrà superare le barriere del conformismo e cominciare a pensare con la propria testa, Molly dovrà accettare la mano tesa da parte di chi pensava provasse solo odio nei suoi confronti.
Ispirato a una storia vera, L’età dei sogni racconta le emozioni e i problemi di ogni adolescente, ma anche l’inarrestabile affermazione del diritto universale alla felicità, all’uguaglianza e alla libertà.

Gary Paulsen
John della notte
Equilibri, 2019
John della Notte è nero, imponente e fiero, la sua schiena è piena di cicatrici, flagellata dalle frustate. Perché John è uno schiavo e il vecchio Waller è il suo padrone, feroce come non si può immaginare. Sarny ha dodici anni appena, e il suo destino di schiava è segnato, ma quando incontra John della Notte capisce che al destino ci si può ribellare. Perché John è tornato per insegnare a leggere e scrivere, per insegnare la libertà. Leggere, scrivere, libertà… Parole vietate, per le quali il vecchio Waller è pronto a torturare e anche a uccidere.
Ambientata a metà dell’Ottocento, una storia potente e dolorosamente poetica sulla ricerca inarrestabile della libertà e sul potere della lettura e della scrittura.
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Harper Lee
Il buio oltre la siepe. Graphic Novel
Mondadori, 2019
Maycomb, Alabama, 1933. Nel profondissimo Sud degli Stati Uniti, segnato dalla Depressione e dalle manifestazioni del Ku Klux Klan, la piccola Jean Louise Finch, detta Scout, cresce insieme al fratello Jem con il padre Atticus, avvocato. La sua vita cambia per sempre quando Atticus assume la difesa di un uomo di colore, Tom Robinson, accusato di avere violentato una ragazza bianca… Lotte razziali e conflitti di classe, innocenza e ingiustizia, ipocrisia ed eroismo, tradizione e trasformazione. Sono gli ingredienti – attualissimi – di uno dei romanzi americani più amati e più intensi, pubblicato per la prima volta nel 1960, durante gli anni delle lotte per i diritti civili, che torna a nuova vita grazie alla matita di Fred Fordham


Esi Edugyan
Le avventure di Washington Black
Neri Pozza, 2019
George Washington Black, detto Wash, è uno schiavo di undici anni in una piantagione di canna da zucchero delle Barbados. Wash è terrorizzato dalla scelta del suo padrone di cederlo al fratello come servitore. Con sua sorpresa, tuttavia, l’eccentrico Christopher Wilde risulta essere un naturalista, un esploratore, un inventore e, soprattutto, un abolizionista. Presto Wash viene introdotto in un mondo di bizzarre invenzioni, in cui una macchina volante può trasportare un uomo attraverso il cielo, dove un ragazzo nato in catene può abbracciare una vita di dignità e libertà e dove due persone, separate da classi sociali distinte, possono vedersi solo come esseri umani.

BlacKkKlansman
un film di Spike Lee
Anni 70. E’ un periodo di grandi sconvolgimenti sociali e negli Stati Uniti infuria la lotta per i diritti civili. Ron Stallworth è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità dai membri di tutte le sezioni del dipartimento. Imperterrito, Stallworth decide di farsi un nome e di fare la differenza nella sua comunità. Si imbarca quindi in una missione molto pericolosa: infiltrarsi nel Ku Klux Klan ed esporne i crimini.
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12 anni schiavo
un film di Steve McQueen
Nel 1841, Solomon Northrup – un nero nato libero nel nord dello stato di New York – viene rapito e portato in una piantagione di cotone in Louisiana, dove è obbligato a lavorare in schiavitù per dodici anni sperimentando sulla propria pelle la feroce crudeltà del mercante di schiavi Edwin Epps.
Allo stesso tempo, gesti di inaspettata gentilezza gli permetteranno di trovare la forza di sopravvivere e non perdere la dignità fino all’incontro con Bass, abolizionista canadese, che lo aiuterà a tornare libero.


Django unchained
un film di Quentin Tarantino
Stati Uniti del Sud, due anni prima della Guerra Civile. Il dottor King Schultz, sulle tracce dei fratelli Brittle, prende con sé lo schiavo Django e lo addestra come cacciatore di taglie. Passato l’inverno e dopo varie missioni compiute insieme, i due Bounty Killer organizzeranno un piano per entrarea “Candyland”, la famigerata piantagione dello spietato proprietario terriero Calvin Candie, in cui potrebbe trovarsi Broomhilda, la moglie che Django ha perso quando entrambi sono stati rivenduti, separatamente, come schiavi.

Il diritto di contare
un film di Theodore Melfi
Il film è ispirato alla storia vera di Katherine Johnson, geniale scienziata afroamericana che, insieme ad altre due afroamericane, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, collaborò con la Nasa negli anni ’50 e ’60.
In piena segregazione razziale, nonostante ai neri fosse proibito vivere e lavorare fianco a fianco con i bianchi, il loro apporto fu fondamentale per il Programma Mercury, il primo a prevedere una missione spaziale statunitense con equipaggio, e per la missione Apollo 11, che portò l’uomo sulla luna.
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The Help
un film di Tate Taylor
Mississippi, anni 60. Eugenia Phelan è una ragazza della buona società che ha studiato per diventare scrittrice e giornalista. L’incontro con le sue amiche di un tempo la rende consapevole di quanto forte sia ancora il razzismo nei confronti delle donne di colore che da sempre si sono prese cura delle famiglie della zona e decide di raccontare le loro storie. Per realizzare il suo progetto, troverà la complicità di due domestiche, Aibileen e Minnie, che insieme a lei metteranno nero su bianco le discriminazioni razziali subite. La loro iniziativa si trasformerà in un libro che susciterà scandalo e imbarazzo nella cerchia borghese, ma aiuterà la comunità afroamericana locale a trovare la forza necessaria per pretendere il rispetto e i diritti negati.


Lontano dal paradiso
un film di Todd Haynes
Apparentemente Cathy e Frank Whitaker hanno tutto: un solido matrimonio, due splendidi bambini, una bella casa. Ma quando lei scopre il marito in intimità con un altro uomo, tutto precipita. Cathy trova un po’ di conforto nell’amicizia con Raymond, colto e sensibile giardiniere di colore, attirandosi il disprezzo di amici e conoscenti. Si apre così un nuovo capitolo – più doloroso, ma anche più sincero – nelle rispettive esistenze.

Il buio oltre la siepe
un film di Robert Mulligan
Nell’Alabama del 1932, profondamente segnato dalla discriminazioni razziali, l’avvocato Atticus Finch difende e dimostra l’innocenza di Tom Robinson, giovane nero accusato ingiustamente di aver stuprato una ragazza bianca. Chi narra la storia è Scout Finch, la figlia minore di Atticus, che insieme al fratello Jem, nell’estate che cambierà per sempre la loro vita, faranno l’incontro con il misterioso Boo Radley…
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Invictus
un film di Clint Eastwood
“Invictus” racconta la vera storia di come Nelson Mandela (Morgan Freeman) e il capitano della squadra di rugby del Sud Africa, Francois Pienaar (Matt Damon), unirono le loro forze per la pacificazione del loro Paese. Il neo eletto presidente Mandela è consapevole che la sua nazione è divisa dall’apartheid e, sperando di poter riunire il suo popolo con il linguaggio universale dello sport, spinge la squadra di rugby del Sud Africa alla vittoria del Campionato del Mondo del 1995.


Green book
un film di Peter Farrelly
Il film diretto racconta del buttafuori Tony Lip un italoamericano con un’educazione piuttosto sommaria che nel 1962 venne assunto come autista dall’afroamericano Don Shirley, uno dei pianisti jazz più famosi al mondo. Lo scopo? Guidarlo da New York fino agli stati del Sud, in posti dove i diritti civili degli afroamericani sono ben lontani dall’essere legittimamente acquisiti.

Selma, la strada per la libertà
un film di Ava DuVernay
Ambientato negli Stati Uniti, durante la presidenza Johnson, il film racconta la marcia di protesta che ebbe luogo nel 1965 a Selma, Alabama. Guidata da un agguerrito Martin Luther King, questa contestazione pacifica aveva lo scopo di ribellarsi agli abusi subiti dai cittadini afroamericani negli Stati Uniti e proprio per la sua natura rivoluzionaria venne repressa nel sangue.
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Malcolm X
un film di Spike Lee
Vita di Malcolm Little, figlio di un predicatore ucciso dal Ku Klux Klan. Avvicinato in galera da un musulmano devoto di Elijah Muhammad, leader della Nation of Islam, diventa Malcolm X, attivista per i diritti degli afroamericani, durissimo accusatore dell’America bianca. Assumerà posizioni sempre più intransigenti, ma il controllo dell’FBI e il rischio di ritorsioni violente da parte dei suoi ex compagni gli creeranno non pochi problemi.


Moonlight
un film di Barry Jenkins
Miami. Little ha dieci anni ed è il bersaglio dei bulli della scuola. Sua madre si droga, e lui trova rifugio in casa di Juan e Teresa, dove sa che può trovare le risposte alle domande che più gli premono. Nero fra soli neri, dei suoi coetanei non condivide l’atteggiamento aggressivo, l’arroganza che indossano fin da piccoli. Chiron -è questo il suo vero nome- non è un duro, ma nemmeno un debole. È gay e, anche se non lo dice, non sa essere chi non è, non sa e non vuole adeguarsi.

Race, il colore della vittoria
un film di Stephen Hopkins
L’epica e straordinaria storia del pluricampione del mondo Jesse Owens che, nato povero ma con un dono atletico straordinario, alle Olimpiadi del 1936 lasciò Berlino e il terzo Reich senza parole vincendo 4 medaglie d’oro ed entrando di diritto nella leggenda.
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Il colore viola
un film di Steven Spielberg
Nella Georgia degli anni Venti Celie, appena adolescente, viene violentata dall’uomo al quale è stata data come compagna. Successivamente le vengono sottratti i figli nati dalla relazione e viene venduta a un altro uomo che, ancora più brutale del primo, comincia anche a insidiare Nettie, la sorella più giovane di Celie, che lo respinge con decisione. Cacciata da casa Nettie, alla povera Celie non resta che piegarsi alla vita da schiava. Solo moltissimi anni dopo potrà riabbracciare, in un prato di fiori viola, la sorella e i figli.”


Fa la cosa giusta
un film di Spike Lee
In un quartiere “nero” di Brooklyn, tutto sembra tranquillo. I disordini razziali di quindici, venti anni prima sembrano dimenticati. Ma basta una giornata di caldo torrido per esacerbare gli animi. La pizzeria italiana viene razziata. Il proprietario si vendica.