Nonostante la parabola della sua esistenza sia stata breve – morì ad appena trentanove anni, a un mese dalla deportazione ad Auschwitz, nell’agosto del 1942 -, Irène Némirovsky espresse il suo innato talento letterario in un’opera vasta e variegata. Oltre ai sedici romanzi, ai libri biografici e ad alcune sceneggiature, si contano circa una cinquantina di racconti.  In queste novelle troviamo molti generi e molti toni – dal sarcastico al drammatico, dal malinconico al divertito -, che testimoniano il continuo bisogno di sperimentazione di una scrittrice che, ancora oggi, con le sue vicende di uomini comuni che vivono i sentimenti di tutti, non smettono di parlarci.