Il bene morale di Maria Grazia Calandrone canta a voce libera e gioiosa il canto dell’infanzia, proprio mentre, con l’altra sua voce, ci interroga duramente sull’orrore umano, soffermandosi sui dettagli delle camere a gas, del disastro del Vajont o della strage contemporanea e permanente di migranti nei nostri mari, così da evidenziare il controcanto tra quello che il bene dell’uomo vorrebbe essere e quello che la realtà della storia mostra che siamo capaci di essere. Bene morale, dunque. Ovvero bene etico, responsabile, per un’autrice che ha già definito noi uomini “macchine responsabili”. Un libro dalla parte delle vittime, sulla persistenza dell’amore e sull’evoluzione della specie, ma soprattutto sull’ottimismo della volontà, dove Calandrone dedica alcune luminosissime pagine alla città dove abita, Roma, e un intero poemetto alla struggente icona infantile di Marilyn Monroe.
Maria Grazia Calandrone
Poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, autrice e conduttrice Rai, scrive per “Corriere della Sera” ed è regista per “Corriere TV” dei videoreportage sull’accoglienza ai migranti “I volontari” e “Viaggio in una guerra non finita”, su Sarajevo. Tiene laboratori di poesia in scuole pubbliche, carceri, DSM. Premi Montale, Pasolini, Dessì e Napoli per la poesia. Ultimi libri: Serie fossile (Crocetti 2015 – rosa Viareggio), Gli Scomparsi – storie da “Chi l’ha visto?” (pordenonelegge 2016), Il bene morale (Crocetti 2017), Fossils (SurVision 2018 – Ireland) e Per voce sola, raccolta di monologhi teatrali, disegni e fotografie, con cd di Sonia Bergamasco. Porta in scena i videoconcerti Senza bagaglio e Corpo reale. Sue sillogi compaiono in antologie e riviste di numerosi paesi.