Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow

Di Gabrielle Zevin, Nord Editore, 2023

Questa non è una storia d’amore, ma parla d’amore. Così recita il sottotitolo della meravigliosa copertina di questo libro a metà tra la grafica dei videogame anni ’90 e l’arte di Hokusai. Leggendo questo romanzo effettivamente l’incognita sulla storia d’amore viene spesso spontanea: è una storia d’amore o è un’amicizia? E se l’amicizia fosse la forma più pura e potente d’amore? Sam e Sadie si incontrano per caso a Boston nel 1995, trasferitisi entrambi dalla California per studiare, lei al MIT e lui ad Harvard.
I due in realtà si conoscono da quando sono bambini, erano migliori amici. Quel tipo di amicizia che puoi vivere solo a 11 anni quando il tuo migliore amico è il centro del tuo mondo, la persona più importante in tutto l’universo. I due però non si parlano da anni, è successo qualcosa che li ha allontanati definitivamente e irreparabilmente, ma come spesso accade nella vita il destino si mette di mezzo. Terzo e indiscusso protagonista di questo libro sono i videogiochi, giocare insieme è stato il collante della loro amicizia e ancora una volta, anche se ormai quasi adulti, sarà la loro salvezza dalle tragedie della vita.

“Cos’è un gioco? È domani, e domani, e domani. È la possibilità dell’eterna rinascita, dell’eterna redenzione. L’idea che, se continui a giocare, puoi vincere. Se perdi, non è per sempre, perché nulla è mai per sempre”.

Il libro perfetto per chi crede nelle seconde possibilità, nella potenza dell’amicizia (amore?) e nella ricerca del domani, che poi altro non è che la ricerca di se stessi.

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