La nascita del Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea

un busto di uomo è esposto in un angolo di una stanza
un busto di uomo è esposto in un angolo di una stanza

Forse non tutti sanno che la nostra Biblioteca Manfrediana fu il primo luogo entro il quale si decise di custodire un piccolo numero di cimeli dell’età risorgimentale originariamente allestiti per l’Esposizione Regionale Romagnola del 1904.

Il successo della mostra, dal carattere fortemente patriottico ed identitario, indusse Gaetano Ballardini, allora archivista comunale, a concretizzare l’idea già lanciata nel 1894 da Federico Argnani: creare una sezione dedicata al Risorgimento presso la Pinacoteca Comunale della città.

La proposta ebbe fortuna e la raccolta, implementata da ulteriori donazioni di privati, ebbe compimento il 1 dicembre 1904 con l’atto di fondazione.

Con il tempo il materiale diventò sempre più ricco e sostanzioso, rendendo necessaria l’istituzione di un vero e proprio Museo ed estendendo il campo d’interesse all’Età Contemporanea.

Fu così che dal dal 1975 il Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea trovò nel prestigioso Palazzo Laderchi gli spazi adeguati per la ricchezza raggiunta dalla sua collezione.

Condividi, scegli la tua piattaforma!