3 Maggio 2019
Elementi chimici: una lunga storia, iniziata del Big Bang

Venerdì 3 Maggio, alle ore 21.00, incontro con Flavio Fusi Pecci, astronomo, e Margherita Venturi, chimica, nell’ambito della XIX Settimana della cultura Scientifica e Tecnologica del comune di Faenza.
Partendo dal Big Bang, 12-13 miliardi di anni di anni fa, sono nate le prime stelle contenenti Idrogeno ed Elio e, da lì, tramite le varie catene di reazioni nucleari che sono avvenute e avvengono in tutte le stelle, Sole compreso, si sono via via formati tutti gli elementi conosciuti.
Se l’Astrofisica moderna è in grado di spiegare come si sono formati gli elementi, la Chimica moderna ci spiega come riconoscerli, quali sono le loro caratteristiche peculiari e come razionalizzare l’ordine della famosa Tavola Periodica di Mendeleev.
Flavio Fusi Pecci
Esperto di evoluzione stellare, galassie e cosmologia, è stato dal 1996 al 2001 Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari e dal 2002 al 2011 dell’Osservatorio Astronomico di Bologna (Istituto Nazionale di Astrofisica).
È attualmente Vice-Presidente della Società Astronomica Italiana e Presidente del Comitato Nazionale delle Olimpiadi di Astronomia.
È stato fra l’altro membro del Consiglio Scientifico del Gruppo Nazionale di Astrofisica del CNR, Coordinatore Nazionale della Strumentazione del Telescopio Nazionale Galileo (Isole Canarie)ed ha fatto parte dei Comitati tecnico-scientifici Internazionali dell’Hubble Space Telescope (HST) a Baltimora, USA, e dell’European Southern Observatory (ESO) in Germania e in Cile.
È autore di oltre duecento pubblicazioni sulle maggiori riviste internazionali e membro di comitati di valutazione nazionali ed internazionali.
Margherita Venturi
Professore ordinario di Chimica all’Università di Bologna. Ha lavorato nell’ambito Chimica delle Radiazioni e successivamente si è occupata di Fotochimica ed Elettrochimica Supramolecolare, dedicandosi in particolare alla progettazione e alla realizzazione di specie formate dall’interazione di due o più molecole in grado di svolgere funzioni utili predeterminate. I risultati di questa ricerca sono di importanza basilare nei campi delle nanoscienze e delle nanotecnologie, ad esempio per la costruzione di dispositivi in grado di convertire l’energia solare in energia chimica e di elaborare informazioni (computer chimici).
È coautrice di 250 pubblicazioni scientifiche, incluse svariate review, e di alcune monografie.
Da sempre si interessa di didattica e comunicazione della chimica e delle scienze in genere; in quest’ambito è autrice o coautrice di oltre 30 articoli e di una decina di manuali didattici, libri universitari e scolastici, sia per la scuola primaria che per le scuole superiori di secondo grado.
È attualmente Presidente della Divisione di Didattica della Società Chimica Italiana.
Programma della XIX Settimana della cultura Scientifica e Tecnologica